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Cosa vedere in Francia con ...

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MARSIGLIA

Con i suoi 900 mila abitanti provenienti da: Africa, Francia, Spagna ed Italia, Marsiglia è un melting pot di culture, una delle città più multietniche del Mediterraneo del Nord. Personalmente ho apprezzato questa città leggendo i romanzi di Jean-Claude Izzo, che nei suoi noir si è addentrato con i suoi personaggi nella vivida descrizione dei suoi vicoli ed odori.

Cosa vedere a Marsiglia?
Quali sono i 10 posti più interessanti della città?
Se desideri concentrare la tua visita in una giornata (come in crociera), vediamo insieme le principali attrazioni di MARSIGLIA. Per ognuno, troverai una breve descrizione e approfondimento della parola chiave. L’ordine che vi indicheremo, corrisponde al miglior percorso che abbiamo sperimentato personalmente (Alla fine della descrizione vi indicheremo la parola chiave con il corrispettivo indirizzo, li potete far leggere ad un tassista per arrivare velocemente alla destinazione scelta!). Buona lettura !! ..


-1- Ci siamo subito diretti, con il taxi, alla Basilica di Notre Dame de La Garde. La chiesa che domina la città divenendone il simbolo, viene chiamata dai marsigliesi “Bonne Mere”. Una volta arrivati sulla sommità della collina, dove sorge la chiesa, la cima ci offre una bella panoramica della città e delle isole vicine. Da questo punto non possiamo far altro che ammirare lo Chateau d’If (vedi punto 2). Tornando ad analizzare la basilica, notiamo che in realtà sono due chiese: una inferiore, a forma di cripta, con un crocifisso policromo e mater dolorosa in marmo; ed una superiore, dove troviamo il santuario consacrato alla Vergine con gli straordinari mosaici a fondo oro, ed i marmi colorati.

  • Notre Dame de la Garde – Rue Fort du Sanctuaire, 13281 Marseille

-2- Castello di If si trova sull’omonima isola, nel mezzo della Baia di Marsiglia. Questo piccolo arcipelago è formato da 4 isole: Pomègues, Ratonneau, If e Tiboulen. If è certamente la più conosciuta e famigerata; si raggiunge attraverso una barca, che potrete noleggiare dal porto o con 20 min di traghetto. Anticamente era una prigione, oggi è dichiarato Monumento Nazionale. Il castello è divenuto celebre, perché qui fu incarcerato Edmond Dantés, il Conte di Monte Cristo, personaggio inventato da Alexandre Dumas nel 1844. Anche se è un personaggio immaginario, nel corso del tempo è diventato così famoso che è stato praticato un buco nel muro di una cella per ricordare la fuga di Dantès! Dal punto di vista architettonico di innegabile bellezza sono le sue torri, tra le quali spicca la Torre di San Cristoforo, alta 22 metri.

  • Chateau d’If

-3- Chiesa di San Carlo Borromeo, chiesa parrocchiale di culto cattolico affidata ai Missionari della Divina Misericordia, ubicata nei pressi del Palazzo di Giustizia. Fu costruita nel 1827 e consacrata dal primo vescovo della nuova diocesi di Marsiglia. Ricorda curiosamente, in modo vago ed impreciso, il classicismo francese in un periodo in cui era già terminato. La chiesa utilizza un pianta a forma di croce greca con una cupola centrale, rivestimenti murali e pavimenti di ispirazione prettamente rinascimentale italiana. Il marsigliese Jules Cantini realizzò sia la decorazione marmorea dell’interno della navata, così come il monumentale altare maggiore in stile barocco, ispirato a quello della chiesa Saint Cannat les Prêcheurs (vedi punto 8). La tomba di marmo è adornata con un intarsio di giallo di Siena e orsi agli angoli due teste di angeli. Quattro colonne di marmo rosso recano un fregio, anch’esso di marmo, sormontato da una spettacolare incoronazione di legno dorato e dipinto. Al cui interno, nella parte centrale, vi è un triangolo equilatero (#) in cui si legge il Nome Divino nella sequenza di quattro lettere YHWH, che rappresentano il tetragramma in ebraico יהוה. Il crocifisso che sormonta il tabernacolo, sigillato in esso, è in bronzo dorato. Un fenomeno particolare ed indubbiamente calcolato che si verifica al giorno di Natale intorno le 10:30, quando un raggio di sole, dopo aver attraversato la vetrata sopra l’organo, arriva ad illuminare direttamente il tabernacolo. Il pavimento della chiesa è ordinato da un medaglione centrale che rappresenta lo stemma di San Carlo Borromeo.

  • Église St Charles Borromée – Rue Breteuil 17 (rue Grignan 64) – Marseille

-4- Dirigiamoci verso il Vecchio Porto, l’antica insenatura dove approdavano i marinai, oggi accoglie pescherecci e yacht da tutto il mondo. È compreso fra il forte Saint-Jean sulla riva destra e il forte Saint-Nicholas sulla riva sinistra. Tutto intorno al porto si sviluppa il turismo, grazie ai numerosi bar, ristoranti, locali e terrazze che si popolano di visitatori. Imperdibile è un giro al mercato del pesce, tutte le mattine dalle ore 8 fino a metà mattinata, ci immergiamo nel frastuono di donne e uomini urlanti e banchi di pesce freschissimo. Il forte di Saint-Jean fu costruito a seguito del saccheggio degli Aragonesi, nel 1423, con lo scopo di difendere l’ingresso al porto. È stato utilizzato come guarnigione e poi come prigione durante la Rivoluzione francese.  Nel 1660 fu costruito dal lato opposto il forte di Saint-Nicolas con l’obiettivo di tenere sotto controllo la popolazione. Se siamo al porto, non possiamo mancare di vedere “La tettoia”, un’opera di Norman Foster (architetto e design britannico): un cielo artificiale di 46 x 22 metri fatto con acciaio inox specchiante che regala ai passanti prospettive di se stessi e della città davvero inedite.

  • Vieux Port

-5- Chiesa di San Cannat, chiesa parrocchiale di arte cattolica con liturgia di rito bizantino da parte degli ortodossi rumeni. Situata vicino alla via della Repubblica, fu realizzata dai frati Predicatori dal 1526 ed ampiamente modificata nel corso degli anni. Nel suo interno troviamo: una vasta navata di stile gotico, avente un sfarzoso altare maggiore con baldacchino realizzato in marmo policromo. Nella parte superiore e centrale dell’altare, vi è un triangolo equilatero (#) in cui si legge il Nome Divino nella sequenza di quattro lettere YHWH, che rappresentano il tetragramma in ebraico יהוה.  Dietro questo altare maggiore, un grande dipinto rappresentante la Nostra Signora della Pace. La navata, sui cui lati ci sono sette cappelle laterali, è realizzata secondo il pensiero del Concilio di Trento, che tutti i fedeli dovevano essere in grado di ascoltare e vedere il divulgatore. La facciata , in trionfante tardo barocco, fu realizzata nella metà del  1700.

  • Église St Cannat de Marseille – 4, place des Prêcheurs, Marseille 

-6- Abbiamo ancora il tempo per visitare Le Panier, il quartiere caratteristico di Marsiglia, nel cuore della città. È stato uno dei posti più pericolosi d’Europa, ed ha trascorso decenni nel più totale abbandono; poi nel 1983 la città di Marsiglia e la Commissione Europea hanno intrapreso la ristrutturazione del quartiere. Oggi è chiamato il Montmartre di Marsiglia per le sue vie in discesa, i negozietti e le botteghe di artisti; divenendo famoso per le sue stradine, le persiane colorate e le piazze sempre piene di gente a dimostrazione del ritrovato ecclettismo del quartiere.

  • Le Panier – Rue du Panier, Marseille

-7- Chiesa della Vecchia Carità, nel cuore del quartiere Le Panier c’è questo antico ospizio recuperato e ristrutturato perfettamente; tale restauro ha dato il via al recupero di tutto il quartiere circostante. Intorno alla bellissima cappella si snodano le camere che accoglievano i poveri e i diseredati. Nasce nel 1640 quando il Consiglio Comunale decide di creare uno spazio per i poveri di Marsiglia. Ricostruita nella metà del 1800, la facciata della chiesa recupera il tema della Carità, da cui prende il nome. É un’ opera architettonica di forma ovoidale nel pieno stile del barocco italiano. Oggi è un centro multidisciplinare e ospita il Museo delle Arti Africane, Oceaniche e Amerinde, il Museo di Archeologia Mediterranea e alcune sale per mostre.

  • Église de Vieille CharitéRue de la Charité, Marseille

-8- Un’ultima occhiata alla Cattedrale di Marsiglia designata come Basilica Minore, ma chiamata La Major perché dedicata a Santa Maria Maggiore. L’antica ed imponente cattedrale della città, con i suoi 146 metri di marmi verdi e bianchi, sicuramente attirerà la vostra attenzione fin dall’arrivo a Marsiglia. La Cattedrale è in realtà composta da due chiese: l’Antica Major, costruita nella metà del 1100 secolo; e la Nuova Major, la parte attualmente visibile e visitabile della chiesa, costruita nel 1850 che taglia praticamente in due l’Antica Major. Di stile romanico-bizantino, la Nuova Major è a croce latina con una cupola di circa 70 m di altezza e di 18 m di diametro. Il marmo di Carrara, i mosaici veneziani e la pietra verde fiorentina, rendono questa opera d’arte un capolavoro monumentale che merita di essere visitato: tra gli elementi più belli, al suo interno  una cappella dedicata a San Lazzaro con parte delle reliquie, e all’esterno il portico con la statua di San Lazzaro e altri santi, tra cui quelli propri della Provenza.

  • Cathédrale de la Major – Place de la Major, 13002 – Marseille

-9- Il complesso del Mucem. Esteso su una superficie di oltre 55.000 metri quadrati, il MUCEM è uno dei più grandi musei etnografici al mondo; organizza e ospita mostre temporanee, conferenze, seminari, letture, laboratori didattici, proiezioni cinematografiche, concerti e spettacoli dal vivo. Formato da due edifici: il Forte di Saint-Jean (vedi punto 3) e un nuovo edificio inaugurato nel 2013, progettato dall’architetto francese Rudy Ricciotti. I due edifici sono collegati da una passerella sospesa lunga 115-metri. Qui si è svolta l’inaugurazione dell’anno dedicato a Marsiglia (capitale della cultura 2013).

  • Mucem – Esplanade du J4, 1 – Marseille

(#) Seguendo il diffuso modo di interpretare i simbolismi, troviamo che il triangolo equilatero rappresenta la Divinità, l’Armonia e la Proporzione. Questo significato lo ritroviamo sia in ambito greco che in quello giudaico e viene automaticamente assimilato nella tradizione cristiana.

N.B. Le informazioni, i prezzi, gli indirizzi, gli orari e/o qualunque altra descrizione è puramente a titolo informativo. Non ci assumiamo la responsabilità di eventuali cambiamenti avvenuti nel corso del tempo.


Articolo scritto da: INCICCO LUCA

Viaggiare è come sognare: la differenza è che non tutti, al risveglio, ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva calda la memoria della meta da cui è tornato (Edgar Allan Poe). Col desiderio di rendervi il ricordo più piacevole possibile, mi sono sempre impegnato nel realizzare e creare il viaggio dei vostri sogni !! Leggete uno dei miei articoli o contattatemi qualora desiderate fare un viaggio.
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